L'anno di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura porta, tra le tante proposte, anche a interessanti riscoperte. Come l'amicizia tra Leonardo Sciascia e Ciril Zlobec: al primo, scrittore animato da un forte impegno civile, presenza viva nella letteratura e nella società italiana, si devono alcuni dei libri più belli del nostro Novecento; mentre Ciril Zlobec, poeta, scrittore e intellettuale militante, è stato un protagonista indiscusso della cultura slovena, oltre che un attivissimo traduttore di classici italiani, da Dante a Montale a Sciascia appunto fra i prosatori. L'edizione slovena del romanzo "Il giorno della civetta" nella traduzione di Zlobec è del 1963, di soli due anni posteriore all'uscita italiana. Risale a quell'epoca l'inizio di una lunga e fraterna amicizia fra i due scrittori, che si rafforza attraverso scambi culturali, progetti comuni e visite reciproche. Sciascia è molto interessato al mondo sloveno e a quello jugoslavo, anche sotto l'aspetto sociale e politico, da cui è stimolatato a effettuare confronti e collegamenti con la situazione italiana e siciliana.

Adesso uno spettacolo ideato per GO!2025 porta in scena il legame e intellettuale e umano che li unì. "Idee delicate" s'intitola la produzione dell'associazione Musica Viva di Grado con la regia di Mario Milosa che sarà giovedì (ore 18) all'Istituto italiano di cultura di Lubiana e venerdì al Castello di Miramare a Trieste (20.30). Una rappresentazione tra parole e musica che prende vita attraverso le lettere inedite di Leonardo Sciascia e di Ciril Zlobec per celebrare due grandi personalità della cultura europea, impegnate nella politica e nelle questioni sociali dei loro rispettivi Paesi, e il loro sforzo di superare con spirito anticipatore le barriere e le divisioni ideologiche del loro tempo. "Idee delicate", che ha debuttato a Gorizia a fine febbraio, si avvale dell'interpretazione di Maria Francesca Arcidiacono e di Mario Milosa, con interventi musicali della pianista Mariarosa Pozzi e del violoncellista Antonio Galligioni su musiche di Giorgio Tortora. Ulteriori tappe dello spettacolo sono previste fino a giugno nuovamente a Lubiana e in Friuli Venezia Giulia.