Marko Brecelj in compagnia dei più grandi. Nelle raccolte della Biblioteca nazionale e universitaria di Lubiana (NUK), autentico tempio della cultura slovena, adesso c'è un fondo a lui intitolato: comprende manoscritti, diari, fotografie, lettere, articoli e altri documenti relativi all'opera poliedrica dell'artista, cantautore e attivista capodistriano scomparso nel 2022. L'acquisizione è stata resa possibile grazie alla disponibilità degli eredi e a un finanziamento del ministero della Cultura. Tra i tanti materiali anche l'album di debutto "Cocktail", un cult datato 1974. "Marko Brecelj", ha commentato il responsabile del fondo manoscritti della Nazionale in occasione della presentazione del lascito, "rappresenta un tassello nel mosaico della storia della letteratura e della cultura slovene".

Anche un editore importante come Mladinska knjiga intanto omaggia l'artista, con una raccolta di versi, attualmente in corso di preparazione, in cui confluiranno appunto testi ora conservati presso la Biblioteca. Ed è in progetto la pubblicazione di una sua biografia.

Quanto a Capodistria, la città dove ha animato a lungo un centro culturale alternativo (ma è stato anche consigliere comunale e più volte candidato sindaco), Marko Brecelj, personaggio scomodo e largamente incompreso nonostante i riconoscimenti artistici anche prestigiosi ricevuti, è stato ricordato lo scorso anno con un'ampia mostra retrospettiva. Tuttavia l'associazione che ne tiene viva la memoria è ancora in attesa di una sede che ne possa accogliere il ricchissimo archivio, fatto di documenti, carte, tracce audio, oggetti usati nei suoi eventi performativi.

L'acquisizione del lascito manoscritto da parte della Biblioteca nazionale e universitaria di Lubiana consente allora di salvare e rendere accessibile alla consultazione almeno una parte di questo vasto materiale e rappresenta, com'è stato osservato da chi gli è stato vicino, un contributo importante perché a Marko Brecelj venga riconosciuto il posto che gli compete.