Sono andati ad una conservatrice delle Belle arti e a un affermato storico i premi assegnati quest'anno dalla Società umanistica Histria. I premi, per la precisione, sono per l'anno 2020, ma l'anno scorso non si è riusciti ad allestire la cerimonia a causa della pandemia. Abbiamo chiesto al segretario della benemerita società promotrice dell'evento, Dean Krmac, di spiegarci le scelte delle due giurie.
"La giuria per il Premio Opus Histriae ha ritenuto opportuno premiare Nataša Nefat per il suo grande lavoro di conservatrice e collaboratrice del Centro di tutela dei beni culturali di Pola. Per tutto il lavoro svolto nel corso della sua ancora giovane carriera professionale, ma in particolare per il restauro del castello di Pietrapelosa, uno dei più bei esempi di maniero medievale istriano che è stato riqualificato e aperto al pubblico. Quindi quello assegnato a Nataša Nefat è un po' un premio alla carriera ma anche per questa sua opera nel territorio pinguentino".
Il Premio Summa Histriae è stato assegnato invece a Miroslav Bertoša, decano degli storici istriani.
"Certamente. Miroslav Bertoša è uno dei maggiori storici istriani. Si occupa soprattutto di epoca veneta, di storia sociale, storia culturale e demografia storica. Nel 2020 ha presentato una delle sue ultime fatiche, la monografia "Historabilije XVI-XVIII stoljeća" che in qualche modo riassume tutti quelli che sono i suoi punti di vista che traggono linfa dalla scuola francese degli Annales e che portano nuova luce sulla storiografia istriana". (a.c.)