Difficile dire quanto il pubblico che frequenta gli eventi culturali (una platea di cittadini tutto sommato non troppo esigua) avverta il problema. Certo è che la necessità di un raccordo, oggi debole, fra i comuni istriani della costa sul piano delle iniziative e delle strategie comuni nel campo della cultura è sentita eccome da chi, invece, è coinvolto in attività culturali come produttore o organizzatore di eventi. Un'esigenza alla quale ieri ha dato voce a Capodistria il nuovo appuntamento di Agorà, con l'idea, se non proprio di trovare delle risposte, almeno di cominciare a parlarne. Insistito è stato negli interventi il riferimento alle "prove di collaborazione" - così sono state definite - in occasione della candidatura di Pirano e della costa istriana a Capitale europea della cultura 2025, un progetto - è stato detto - affondato prima ancora che dalla commissione giudicatrice - che ha assegnato il prestigioso titolo a Nova Gorica e Gorizia - da particolarismi locali. Ma da quella piattaforma, che ha lanciato la prima strategia culturale condivisa fra i comuni di Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano, si può e si deve ripartire. Senza dimenticare l'esperienza di manifestazioni di più antica data come il Festival estivo del Litorale o il Premio Kocjančič e altre ancora nate o cresciute sotto l'egida della soppressa e a questo punto rimpianta Comunità culturale costiera.

Non giova in tutto questo, com'è stato ancora rilevato da operatori culturali, intellettuali, e anche decisori politici che si sono ritrovati in buon numero al Caffè della Loggia, l'assenza di un ente sovraordinato come la regione. Tale però si configura, anche se non formalmente, il territorio, un territorio diverso per storia e per clima culturale, ha commentato la professoressa Vesna Mikolič, coordinatrice di Agorà. Una diversità, ha aggiunto, da preservare e da portare avanti con iniziative di segno nuovo.

Un recital fra parole e musica affidato ad alcuni giovanissimi, con letture di autori locali anche in italiano, ha fatto da prologo all'incontro, organizzato come sempre dall'Associazione degli slavisti con l'adesione, fra gli altri, della Comunità degli italiani di Capodistria "Santorio Santorio" e dell'Associazione dei giovani della Comunità nazionale italiana.

Un momento dell'incontro al Caffè della Loggia
Un momento dell'incontro al Caffè della Loggia