Sarà tutta dedicata all'indimenticabile Gina Lollobrigida, la "bersagliera" del cinema italiano scomparsa a gennaio, la preapertura di martedì 29 agosto della Mostra di Venezia 2023. Il programma accosta due proiezioni, a cominciare da un documentario sulla grande attrice girato alla fine degli anni Cinquanta da Orson Welles ("Portrait of Gina"). Pensato per la televisione americana, non venne mai trasmesso e l'unica copia sopravvissuta fu rinvenuta poco dopo la morte di Welles, a metà degli anni Ottanta. L'altro titolo, anch'esso in versione restaurata, è "La provinciale", film del 1953 tratto da un'opera di Alberto Moravia in cui la Lollobrigida, che interpreta la popolana Gemma, è diretta da Mario Soldati.
Al festival che si svolgerà al Lido dal 30 agosto al 9 settembre con la direzione artistica di Alberto Barbera è donna anche il Leone alla carriera: lo riceverà Liliana Cavani, regista dalla visione unica e mai convenzionale, a novant'anni ancora sul set. Il suo ultimo lavoro, "L'ordine del tempo" sarà fuori concorso alla Mostra e si ispira al saggio omonimo del fisico Carlo Rovelli. Per lei, ha detto al Corriere della Sera, questo Leone rappresenta "una seconda giovinezza". Nella sua carriera Liliana Cavani ha girato 21 film (tra i più noti, "Il portiere di notte"), ma anche serie televisive e cortometraggi; è inoltre regista di teatro e di opere liriche.
Un cenno al concorso: saranno 25 i film in gara, sei di registi italiani. "Comandante" di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino eroico ufficiale di marina Salvatore Todaro che nel 1940 salvò la vita ai marinai sopravvissuti all'affondamento del mercantile nemico, è stato scelto come film di apertura.
Lo sciopero hollywoodiano di attori e sceneggiatori non potrà non avere avere qualche contraccolpo: a Venezia mancheranno le grandi star, ma la vendita di biglietti e abbonamenti - ha assicurato in questi giorni il presidente della Biennale Roberto Cicutto - non ne ha risentito.