Discussa in sede parlamentare la possibile legge per tutelare gli interessi della Nova Ljubljanska Banka, esposta alle sentenze dei tribunali croati.

La commissione parlamentare per gli affari costituzionali ha preso in esame la proposta del partito democratico e di Nuova Slovenia di apportare integrazioni alla legge costituzionale per tutelare la Nova Ljubljanska Banka di fronte alle sentenze dei tribunali croati passate in guidicato, quindi esecutive, riguardanti i trasferimenti dei depositi in valuta dei risparmiatori della vecchia Ljubljanska Banka. In base alla proposta, la NLB non dovrebbe versare gli importi stabiliti dai giudici croati. La Commissione della Camera ha deciso di prendere in considerazione le integrazioni e a riguardo ha nominato un’apposita commissione che avrà il compito di elaborare una proposta concreta per la tutela del patrimonio sloveno detenuto nella Nlb nell'arco di otto giorni. Gli esperti che faranno parte della commissione sono France Arhar, Rado Pezdir, Dominika Švarc Pipan, Gorazd Podbevšek e Drago Zadergal. Mi auguro, ha detto Andrej Šircelj, del Partito Democratico che le proposte ottengano un ampio consenso politico. Il ministro facente funzioni delle finanze, Mateja Vraničar Erman, ha sottolineato la necessità di tutelare gli interessi nazionali, ma le proposte presentate da Nuova Slovenia e dal Partito Democratico fanno sorgere una serie di dubbi costituzionali.In base alla proposta, la NLB non dovrebbe versare gli importi stabiliti dai giudici croati. Qualora si arrivasse ad esecuzioni forzate, la Slovenia farebbe scattare provvedimenti compensativi.