Felice Žiža:
Non abbiamo cambiato l’atteggiamento rispetto a quanto detto in campagna elettorale. Ovvero come rappresentanti delle Comunità nazionali ci manteniamo neutrali e quindi non vogliamo prendere posizioni politiche. Noi in linea di massima appoggeremo il governo, quindi la coalizione che si verrà a formare, quindi il mandatario, il futuro Presidente del governo che sia l’uno o l’atro, quello che verrà poi eletto, considerando e presupponendo che accettino quelle che sono le nostre richieste e i nostri programmi di coalizione. Quindi quelli che sono gli interessi delle due comunità nazionali, sia italiana che ungherese. Proprio per questo parlando con il Presidente della Repubblica Pahor ci siamo messi d’accordo che avendo una posizione chiara che appoggerà essenzialmente sia un tipo di governo che l’altro, quindi la coalizione, non ci sarà bisogno di venir convocati dal Presidente Pahor per il secondo giro di consultazioni, perché’ la nostra posizione è chiara e quindi non ha senso dibattere ulteriormente in quanto abbiamo dato l’appoggio praticamente a quella che sarà la coalizione o il governo futuro.
REPORTER: Il parlamentare al seggio specifico potrebbe fare da ago della bilancia
Felice Žiža:
Ipoteticamente parlando è proprio questo il problema. Probabilmente da come si stanno svolgendo tutti i colloqui con il Presidente della Repubblica emerge proprio il fatto che non ci sarà una coalizione talmente ampia da poter rendere possibile di governare senza grossi problemi. Quindi molto probabilmente saremo l’ago della bilancia, ovvero quello che non vorremo mai essere. Lo abbiamo anche detto a Pahor, se questo dovesse accadere bisognerà effettivamente parlare con il mandatario, il futuro Presidente del governo, in maniera molto approfondita e definire una serie di cose. Quindi questa sarà una posizione che molto probabilmente si manifesterà in questo momento, lo dico in base a come stanno procedendo le consultazioni.
REPORTER: Sarà insomma difficile restare neutrali
Felice Žiža:
Penso che in tutti questi anni, non solo da quando esiste la Slovenia, ma da quando si fa politica a livello di Cni, sia italiana che ungherese ci siamo sempre mantenuti neutrali eccetto sé la coalizione al governo era essenzialmente contraria a quella che era la nostra politica minoritaria e quindi non davamo il nostro sostegno. In generale lo diamo, nel senso che ci aspettiamo di collaborare con quella che è la coalizione di governo, e quindi una posizione sempre proattiva per il bene della Cni.
REPORTER: Ci possiamo attendere una colaizione di centro-sinistra o centrodestra, cosa è trapelato dalle consultazioni
Felice Žiža:
Io penso che tutte le due opzioni siano ampiamente ancora aperte. L’ipotesi più probabile è quella della formazione di un governo di centro sinistra ma assolutamente non è esclusa la possibilità che si formi un governo di centro destra. Come ho capito dai colloqui con il Presidente Pahor, vige una grande indecisione e tra gli stessi partiti ci sono alcuni orientati più al centro destra e altri al centro sinistra, mentre altri potrebbero andare bene sia in una colaizione che nell’altra. La situazione risulta complicata in questo momento. Se il secondo turno delle consultazioni porterà a risolvere enigmi e posizioni politiche, in questo momento irrisolvibili, non si sa’; si spera di raggiungere questo risultato al secondo turno, ma non è escluso che il Presidente debba fare un altro turno di consultazioni, magari un terzo.