Archiviata la settimana di ferragosto, con la benedizione dei credenti vecchi e nuovi , come è successo nella suggestiva cornice del santuario mariano di Strugnano, quello che ci aspetta, ora, è tutto fuorché un mare di calma piatta.
L’ autunno, nelle previsioni, sarà turbolento. Il mare davanti a noi è agitato e non so se basterà una benedizione per mantenerci sulle via delle buone intenzioni. Siamo difronte ad un autunno elettorale, quindi prevedo tanta fibrillazione e cattiveria. In Italia si vota il 25 settembre. La partita sarà decisiva, non solo per il paese ma anche per l’ Unione europea, e anche per la nostra minoranza. Sono iniziate dalle nostre parti le consuete processioni preelettorali dei candidati del bel paese. A Capodistria una candidata è stata ricevuta separatamente da Can costiera e Unione italiana, come i separati in casa, per sentirsi dire che bisogna fare lavoro di squadra. Siamo in pochi e ci vuole del genio a tagliare in due un capello. Consoliamoci così.
In autunno ci saranno le elezioni amministrative in Slovenia e la campagna elettorale è già iniziata, anche e soprattutto all’ interno della nostra minoranza. Poi ci saranno le presidenziali, meno interessanti per noi a meno che qualcuno dei nostri non decida di candidarsi. Chissà, vedo tanta ambizione in giro. Ma ciò che sicuramente ci interessa è il referendum sulla nuova legge per la radiotelevisione pubblica in Slovenia. Sono in gioco anche i nostri programmi, la nostra autonomia nella gestione di contenuti e delle risorse finanziarie e umane. Speriamo di andare nella direzione giusta.
Aljoša Curavić
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