Il leader dei Paesi UE tra oggi e domani, durante il primo incontro dall'introduzione delle misure anti-coronavirus, cercheranno di raggiungere un compromesso sul pacchetto per ricostruire l'Europa dopo la pandemia di Covid-19. Numerose le questioni ancora aperte, secondo stime non ufficiali, raggiungere un accordo entro la fine della settimana non sarà possibile.
Il punto di partenza per i negoziati sui fondi per la ripresa post-Covid è la proposta del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, per il bilancio per i prossimi 7 anni, dal valore di 1.074 miliardi; 750 miliardi sono invece previsti per il Fondo di ripresa. "Anche se" l'incontro di oggi "sarà difficile, sono convinto che con coraggio politico sia possibile raggiungere un accordo", ha detto Michel all'arrivo al summit. "Abbiamo lavorato duramente per preparare questo vertice. Non si tratta solo di soldi ma di persone, del futuro dell'Europa, della nostra unità".
Forte l'intesa tra Italia e Francia nella direzione di una risposta ambiziosa e immediata, il che provoca però uno scontro con l'Olanda. Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha definito fuori dalle regole la pretesa di avere il veto sui piani di riforme dei singoli paesi, come vorrebbe il suo omologo olandese, Mark Rutte.
E proprio il primo ministro olandese ha dichiarato di vedere meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo sul Recovery Fund entro domenica. Rutte ha precisato che si tratta di un duro lavoro, aggiungendo la sua ferma intenzione di vedere le riforme in cambio degli aiuti.
Il consiglio europeo "è un momento di verità e ambizione per l'Europa", ha affermato il leader dell'Eliseo, Emmanuel Macron, al suo arrivo a Bruxelles. "Stiamo vivendo una crisi inedita dal punto di vista sanitario ed economico, è in gioco il nostro progetto europeo, sono fiducioso ma prudente porterò il massimo dell'ambizione e insieme alla cancelliera Merkel e al presidente Michel faremo di tutto perché si trovi un accordo".
In rappresentanza della Slovenia a Bruxelles il premier Janez Janša. Per il nostro Paese "è importante soprattutto ottenere i fondi necessari a modernizzare il sistema sanitario", ha detto Janša, sottolineando l'impegno a negoziati seri e forse di lunga durata nonché la speranza di raggiungere un buon accordo. "È giunto il tempo che l'Europa garantisca dei risultati. Ci impegneremo con tutte le nostre forze a non deludere gli europei", ha aggiunto il premier sloveno.


E. P.

Foto: EPA
Foto: EPA