Stabilita la categoria di persone che potranno beneficiare del provvedimento. Viene in questo modo attivata la relativa legge e vengono determinate le categorie di persone alle quali la Slovenia offrirà protezione temporanea, la data di introduzione e la durata, con le norme applicabili a tali persone dopo la cessazione della protezione temporanea. Il provvedimento, in linea con la direttiva applicata a livello di Unione europea, liberalizza l'iter per l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina. Riguarda le persone che dal 24 febbraio sono state costrette a fuggire dal paese a causa dell'invasione militare russa; comprende persone con cittadinanza ucraina, soggetti privi di cittadinanza, cittadini di paesi terzi che avevano diritto alla protezione internazionale in Ucraina o altre protezioni equivalenti, nonché persone residenti in Ucraina sulla base di un permesso di soggiorno permanente e che non hanno la possibilità di rientrare nel paese di origine. Il provvedimento riguarda anche i familiari dei soggetti in questione. La protezione temporanea dura un anno e può essere estesa due volte di sei mesi. Parte delle strutture della protezione civile a Logatec saranno destinate all'accoglienza dei richiedenti protezione e alle persone alle quali è già stata riconosciuta la protezione temporanea. Il decreto comunque non specifica il numero dei rifugiati ai quali la Slovenia è pronta a offrire protezione. Ad inizio marzo, com’è noto, i ministri dell'Interno dell'UE hanno deciso l'attivazione, per la prima volta in assoluto, della direttiva europea, esistente dal 2001, che fornisce ai rifugiati una protezione temporanea immediata, compreso un permesso di soggiorno, accesso al lavoro, alloggio, istruzione, assistenza sociale e assistenza medica, senza dover seguire il percorso delle normali procedure d'asilo. La misura è già in vigore, il decreto di attivazione è stato pubblicato venerdì scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
Delio Dessardo