Secondo il rapporto annuale del Greco - Gruppo di Stati contro la corruzione presso il Consiglio d'Europa - è evidente anche il passo avanti fatto da deputati, giudici e pubblici ministeri nell'introduzione di nuove misure che rafforzano la lotta contro la corruzione; la realizzazione pratica però resta più lenta.
Importante inoltre tutelare il ruolo dei giornalisti che si occupano di corruzione, come nel caso della giornalista maltese, Daphne Caurana Galizia, uccisa nell'esplosione della sua automobile.
La corruzione "sia a livello statale, che internazionale, rappresenta una minaccia alle nostre istituzioni e alla democrazia", ha ribadito il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland. Secondo le sue parole è fondamentale che i paesi, come anche le organizzazioni internazionali, adottino una posizione esplicita riguardo la corruzione e che mettano in atto al più presto misure preventive.
Il presidente del Gruppo di Stati contro la corruzione, Marin Mrčela, ha sottolineato che la lotta contro la corruzione non deve essere data per scontata. "Dobbiamo restare vigili, c'è sempre il rischio di una regressione", ha aggiunto. Secondo Mrčela dovrebbero essere i leader politici a svolgere il ruolo chiave nella lotta contro la corruzione. Deputati, giudici e pubblici ministeri dovrebbero essere un esempio, i cittadini dovrebbero esigere che chi li rappresenta rispetti la legislazione e si comporti secondo i più elevati standard etici e morali.