Il premier Janez Janša ha rilevato l'importanza dei principi fondamentali dell'Unione europea, come il rispetto reciproco, la solidarietà e la sussidiarietà. Janša ha posto l'accento sul fatto che dobbiamo e vogliamo contribuire a contrastare le crisi che ci circondano. Perché questi pericolosi sviluppi mettono a rischio anche la nostra libertà, la nostra sicurezza e il nostro benessere. Abbiamo bisogno - ha detto Janša - di un contesto internazionale stabile, è interesse pertanto dell'Unione Europea impegnarsi a favore della pace e della sicurezza. Uno dei compiti della presidenza slovena sarà l'allargamento ai Balcani occidentali e il partenariato orientale. Pensiero condiviso anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che ha detto - il futuro dell'Europa non può prescindere dai Balcani Occidentali. Michel ha poi parlato di Afghanistan - L'influenza europea sarà la più grande sfida nei prossimi anni e l'Afghanistan ci ha offerta una dimostrazione. Come polo economico e democratico l'Europa può essere contenta di una situazione dove non siamo capaci di assicurare e assistere l'evacuazione dei nostri cittadini e coloro che sono sotto minaccia perché ci hanno aiutati?", ha detto il presidente del Consiglio Europeo. Critico in tema di Afghanistan, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. I valori sono solo parole vuote se non si riflettono nelle nostre azioni quotidiane - e aggiunto - Siamo rimasti molto delusi dalle conclusioni del Consiglio straordinario Affari interni. Abbiamo visto Paesi fuori dall'Unione europea farsi avanti per offrire accoglienza ai richiedenti asilo afghani, ma non abbiamo visto un solo Paese membro fare altrettanto - e aggiunto - Non possiamo fare finta che la questione afghana non ci riguardi, perché abbiamo partecipato a quella missione condividendone obiettivi e le finalità. L'ex presidente del parlamento austriaco Andreas Khol ha sottolineato che gli eventi in Afghanistan influenzeranno le future azioni degli Stati Uniti e della NATO. L'Europa sarà così ancora una volta più isolata nel suo impegno per il rafforzamento a livello internazionale della democrazia e dei diritti umani. Gli ha fatto eco l'ex premier sloveno ed ex eurodeputato Lojze Peterle che ha detto - parole come solitarietà e stato di diritto sono le parole usate dall'Unione Europea ma noi le intendiamo in modo diverso - e sottolineato - che non ha senso essere ambiziosi se non c'è accordo su questi valori.
Corrado Cimador