L’SDS ottiene il doppio dei seggi rispetto alle elezioni precedenti, saranno quattro gli eurodeputati, Romana Tomc, Milan Zver, Branko Grims e Zala Tomašič, due quelli dalle file del partito al governo, il movimento Libertà, l’attuale Irena Joveva e con il voto di preferenza il Ministro Marjan Šarec, un mandato è stato invece assegnato a Vladimir Prebilič del partito Vesna, Matej Tonin di Nuova Slovenia e infine Matjaž Nemec degli SD, questi ha battuto al fotofinish Peter Gregorčič dei Popolari, SLS. Il Partito Democratico e Nuova Slovenia, entrambi membri del Partito Popolare europeo, il grande vincitore delle elezioni, hanno accolto con grande favore la virata a destra europea, ritenendola “la strada giusta da seguire”; “è stato dimostrato che le persone hanno detto basta all'estrema sinistra ed hanno eletto partiti di destra″, lo ha detto l'eurodeputata Romana Tomc del SDS. Il premier Robert Golob ha ringraziato gli elettori ″Il nostro obiettivo principale era portare il maggior numero possibile di elettori a queste elezioni europee. Perché sono importanti. Per questo sono così felice che l'affluenza alle urne sia stata di gran lunga la più alta di sempreʺ ha detto il premier. Golob ha poi interpretato il risultato come una vittoria del centro sinistra “percentualmente i voti assegnati se consideriamo pure Vesna sono superiori a quelli presi dal centro destra” ha detto, respingendo la proposta lanciata a suo rivale di rassegnare dimissioni. “Gli elettori hanno dato un chiaro messaggio per un Europa e una Slovenia diversa” ha detto Matej Tonin di Nuova Slovenia, capolista del suo partito che andrà a sostituire Ljudmila Novak al Parlamento Europeo, questa è stata eurodeputata per due mandati a Bruxelles nel 2004 e 2019 “sono contenta che l’NSi sia riuscito a mantenere un seggio” ha detto. Gli elettori stanno invitando la coalizione al governo a riflettere se è il caso di sciogliere il parlamento e convocare elezioni anticipate come ha fatto Macron” ha detto poi Janša precisando che il risultato rappresenta il minimo storico per la sinistra. Janša ha poi criticato la decisone di svolgere in concomitanza le elezioni europee e i 4 referendum, elezioni a sua detta sicuramente condizionate, inquanto i temi affrontati dai referendum hanno mobilitato un elettorato prevalentemente di sinistra. Insoddisfatti pure gli SD, secondo il vicepresidente Luka Goršek, la coalizione doveva prima preparare le basi giuridiche per l’introduzione del voto di preferenza e sull’utilizzo ella cannabis a scopi terapeutici. Il ministro della difesa Marjan Šarec, fresco di elezione ha detto che i voti assegnati sono un riconoscimento al lavoro svolto in situazioni delicate come gli incendi sul Carso e le inondazioni che hanno colpito il paese. Šarec dovrà abbandonare l’incarico ministeriale. Soddisfatto Vladimir Prebilič, candidato del Partito Vesna, “il partito ha portato un vento di freschezza sulla scena politica “ha detto il futuro europarlamentare “Abbiamo posto la Slovenia sulla mappa dei "verdi" in Europa. Finora non ci siamo mai stati. Siamo però consapevoli della responsabilità che ne deriva. Dovremo farci sentire. Non è certamente il coraggio a mancarci″ ha detto Prebilič. Il Presidente degli SD Han ha detto di essere soddisfatto con il mandato ottenuto, non lo è invece con la performance del governo, definita una sconfitta.

Dionizij Botter

 Foto: BoBo/Igor Kupljenik
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