La paura del nuovo Coronavirus, come spesso accade nei momenti di crisi, sta alimentando gli spettri più oscuri di tutte le società. Non fa eccezione in questo la Germania dove in queste settimane stanno proliferando sui social media e sulle varie app di messaggistica messaggi che imputano ad Israele la creazione del virus o che accusano gli ebrei di utilizzare l’epidemia per conquistare il dominio globale.
Purtroppo a dare credito a queste teorie, come è già stato tristemente rilevato gli scorsi mesi, sarebbero non solo gli estremisti di destra ma anche i semplici cittadini, che partecipano alla diffusione di queste false notizie basate unicamente su stereotipi e odio.
A denunciare questa tendenza lo stesso governo tedesco. La ministra dell’Istruzione, Anja Karliczek, ha recentemente denunciato “l’ostilità anti-ebraica inaccettabile e spaventosa che ancora esiste in Germania e che mette in pericolo la pace sociale”.
Segnali, questi, che l’esecutivo tedesco non sottovaluta, soprattutto dopo l’assalto alla sinagoga di Halle e all’ultima strage di Hanau, in Assia, dove un estremista di destra ha trucidato nove persone.
Per arginare il dilagare di queste teorie l’esecutivo della Merkel è pronto a mettere in campo 12 milioni di euro in quattro anni, a partire dal 2021. Serviranno, hanno annunciato il commissario federale per la lotta all’antisemitismo e la ministra dell’istruzione, a “sostenere progetti di ricerca interdisciplinari sulle cause e la diffusione” dell’odio contro gli ebrei volti a “sviluppare strategie di contrasto e prevenzione".
Barbara Costamagna