Presenti la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del consiglio Ue Charles Michel, il presidente dell'Europarlamento David Sassoli, il premier greco Kiriakos Mitsotakis e quello croato, presidente di turno della Ue, Andrej Plenković.
Il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha elencato i passi concreti che l'Unione sta compiendo nel segno della solidarietà" e per fare in modo che "l'ordine sia garantito al confine esterno della Grecia che è anche il confine dell'Europa. "Mi impegno pienamente a mobilitare tutte le necessarie operazioni di supporto alle autorità greche - ha detto - possiamo fornire alla Grecia un'assistenza finanziaria di 700 milioni di cui 350 immediatamente disponibili per far fronte all'emergenza; il meccanismo di protezione civile è stato attivato, per rendere disponibili presidi e materiale sanitario, tende, coperte. Altri 350 milioni di euro verranno messi a disposizione con emendamenti al bilancio destinati all'assistenza alle migrazioni - e aggiunto - la "Turchia non è un nemico", ma le persone non sono i mezzi per raggiungere un obiettivo strategico". Frontex si sta preparando a mettere in campo una squadra di rapido intervento ai confini, una task force comprendente oltre a un incrociatore, sei pattugliatori, due elicotteri, un aereo, 3 veicoli dotati di termovisori, e 100 guardie di confine che andranno ad aggiungersi alle 530 già in campo.
Per il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, la situazione conferma l'urgenza di avere una politica europea in tema di immigrazione. "Sono molto colpito dal fatto che molti governi continuano a non esserne consapevoli - ha detto Sassoli - se un anno e mezzo fa si fosse dato retta al parlamento con la riforma del trattato di Dublino, oggi non saremmo in queste condizioni". Per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, l'accordo con la Turchia non è in discussione:"Continueremo a implementarlo", ha dichiarato, "chiedendo siano rispettati i presupposti nel rispetto della legge internazionale e dei diritti umani".
Nel frattempo, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Josep Borrell e il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič ad Ankara, in Turchia hanno sostenuto colloqui sull'escalation in corso nella provincia siriana nord-occidentale di Idlib e sulle conseguenze umanitarie per la popolazione civile, nonché sulla situazione dei rifugiati siriani in Turchia.
Corrado Cimador