Se L'Austria è stato il primo paese in Europa a introdurre il vaccino obbligatorio, prossimamente potrebbe essere anche il primo a revocarlo. La legge che impone la vaccinazione anti covid agli over 18 a partire dal 4 febbraio, ma la cui applicazione è di fatto stata rimandata a partire dal 15 marzo, con una circolare ministeriale che invita a non accanirsi sui non vaccinati, potrebbe finire archiviata prima della sua effettiva messa in vigore.
Ad annunciarlo ieri in un'intervista alla "Krone" è stato il cancelliere Karl Nehammer, che ha sottolineato, che questa decisione deve ancora vedere l’avvallo della commissione di esperti del governo per la gestione della pandemia. Questa, però, potrebbe influire poco su quella che comunque è una decisione strettamente politica, che dovrebbe essere presa nella riunione che si terrà il prossimo mercoledì tra il governo e i Länder, visto in questi giorni i governatori della Carinzia, Peter Kaiser, e del Salisburghese, Wilfried Haslauer stanno chiedendo a gran voce la cancellazione di questo obbligo, considerato divisivo per la società.
Saltata anche la lotteria delle vaccinazioni che prevedeva buoni premio da 500 euro da sorteggiare ogni 10 vaccinati, visto che la tv di stato ORF non ha accettato di gestire la riffa. Se non si troveranno altre soluzioni, il miliardo di euro previsto come premio generale sarà ridistribuito, ha detto Nehammer, tra coloro che sono stati in prima linea durante la pandemia, personale sanitario, forze dell'ordine e forze armate.
Intanto in Austria risulta aver completato il ciclo vaccinale il 73,1% della popolazione ma il governo intende raggiungere il 90%, ma con vie diverse da quello dell'obbligo vaccinale.
Barbara Costamagna