In Austria chiusi anche tutti i negozi che non vendono beni essenziali, parchi giochi e campi sportivi. Per oggi limitato l'orario di apertura dei ristoranti, che a partire da domani saranno chiusi. Limitati anche gli spostamenti, sarà infatti consentito lasciare le proprie abitazioni soltanto per andare a lavorare, fare la spesa o aiutare altre persone. Previsto anche lo stop di voli di linea verso Russia, Ucraina e Gran Bretagna. Lo ha annunciato il cancelliere, Sebastian Kurz, in una seduta straordinaria del Parlamento. Intanto, con un'ordinanza il Tirolo austriaco chiede ai non residenti di lasciare immediatamente il territorio.
Intanto anche la Serbia ha dichiarato lo stato di emergenza. Chiusi quindi asili, scuole e università. Secondo gli ultimi dati i contagiati nel Paese sono 48. Lo ha riferito il presidente, Aleksandar Vučić, invitando le persone di oltre 65 anni a rimanere a casa per i prossimi 30 giorni. "Questo è l'unico modo per sopravvivere", ha aggiunto. "La Serbia, da oggi in poi, è entrata in guerra contro un nemico malvagio invisibile, che il Paese dovrà sconfiggere", ha detto ancora Vučić.
Numerosi stati hanno deciso di rafforzare i controlli ai confini interni Schengen o di chiudere completamente i valichi; la Germania oggi introdurrà i controlli ai confini con Francia, Svizzera e Austria.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto ai Paesi Ue di tutelare la salute pubblica e di mantenere il funzionamento del mercato unico. Von der Leyen inoltre presentera' a Bruxelles una proposta di provvedimenti comuni ai confini.
I ministri delle Finanze dell'Unione, tra cui lo sloveno, Andrej Šircelj, in videoconferenza, discuteranno su come garantire una risposta completa e coordinata alle politiche economiche. Il leader dell'Eurogruppo, Mario Centeno, in un tweet, giorni fa aveva affermato che un tale senso di urgenza e coordinamento non è mai stato percepito nella zona euro. Secondo le sue parole l'Europa sta agendo con coraggio in risposta alle conseguenze nel settore Economia a causa della crisi coronavirus.
Anche i leader del G7, tramite una videoconferenza, discuteranno su come affrontare l'emergenza coronavirus. Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Giappone si impegneranno per coordinare i provvedimenti per limitare la diffusione del Covid-19 nei settori Sanità, Finanze e Ricerca.
E. P.