Foto: MMC RTV SLO/EPA
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La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di un quarto di punto percentuale, al 4,25 per cento. Il tasso sui depositi è stato portato al 3,75 per cento mentre quello sui prestiti marginali al 4,50 per cento. Secondo il direttivo l'inflazione continua a scendere, ma ci si attende che rimanga ancora troppo alta per troppo tempo. Il nuovo rialzo dei tassi è stato comunicato da Francoforte in una nota. Nel documento, pubblicato al termine della riunione che ha deciso l'aumento dei tassi, si evidenzia che le decisioni future del Consiglio Direttivo assicureranno che i tassi siano a livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario in modo da raggiungere l'obiettivo dell'inflazione al 2 per cento. Il Consiglio Direttivo inoltre continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria. Per il Consiglio BCE l'inflazione continua a scendere ma ci si attende che rimanga ancora troppo alta per troppo tempo, e ciò vuole dire che finché i dati sull'inflazione non saranno ritornati soddisfacenti Francoforte non abbasserà i tassi. Gli osservatori hanno indicato che una prima stima sui riflessi del nuovo aumento dei tassi sui mutui innescherà un rialzo della rata di un mutuo-tipo del 63 per cento rispetto all'inizio dello scorso anno, vale a dire circa 286 euro in più. La presidente BCE Lagarde ha dichiarato che a settembre potrà esservi un rialzo ulteriore dei tassi o una pausa, ma una pausa potrebbe non essere per un periodo esteso in quanto tutto dipende dai dati.

Franco de Stefani