La Commissione dell'Unione europea ha preparato una proposta di legge, la prima della propria storia, sull'Intelligenza artificiale. Secondo il documento, le aziende che non seguiranno le regole potrebbero incorrere in sanzioni fino al 6% del loro fatturato.
Tali norme sono pensate per rendere la robotica più affidabile, stabilendo standard elevati in base alle diverse tipologie di possibile rischio. L'innovazione tecnologica è una grande opportunità per l'Europa e secondo la Commissione della Ue, i cittadini devono potersi fidare di tali possibilità.
Una prima proposta riguarda l'uso dei sistemi di identificazione biometrica, come il riconoscimento facciale, che negli spazi pubblici "è vietato in linea di principio".
Le eccezioni ammesse riguardano la lotta contro il terrorismo, la tutela della sicurezza o le ricerche di un minore scomparso.
"Tutti i sistemi di identificazione biometrica sono considerati ad alto rischio e soggetti a severi requisiti", sottolinea l'esecutivo Ue, specificando che, in caso di deroga, l'utilizzo "è subordinato all'autorizzazione di un organo giudiziario o indipendente e ad opportuni limiti di tempo e spazio".
Sono considerati a rischio alto, in cui rientrano sistemi in cui la tecnologia di AI è utilizzata e che saranno soggetti ad obblighi rigorosi prima che possano essere immessi sul mercato, settori quali l'istruzione, in cui ci potrebbe essere errate attribuzioni del punteggio degli esami, la sicurezza dei prodotti in ambito medico, la gestione dei lavoratori, ad esempio con software di selezione dei curricula, la gestione dei migranti, visto che alle frontiere potrebbero esserci problemi con la verifica dell'autenticità dei documenti e permessi di viaggio o anche nei servizi pubblici, nel caso dell'erogazione di prestiti o crediti ai cittadini che ne farebbero richiesta.
Il Parlamento europeo e gli Stati membri dovranno adottare le proposte.
Davide Fifaco