Foto: Reuters
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Da giovedì 1 settembre a Parigi il parcheggio di moto e scooter con motore a combustione è diventato a pagamento, come succede ormai da anni con le autovetture. Una misura che a detta dell'amministrazione locale avrebbe la finalità di incoraggiare i cittadini a usare "un veicolo meno inquinante", non solo per l’aria ma anche dal punto di vista acustico.

Della misura, fortemente voluta dalla sindaca socialista Anne Hidalgo, si parlava da più di un anno, tra i mugugni dei tanti pendolari che vivono fuori dalla città e che si spostano in centro in moto.

Ora che la nuova norma è entrata in vigore, moto e scooter possono essere parcheggiati nei 42 mila spazi a loro dedicati a pagamento dalle 9 alle 20 dei lavorativi, mentre restan esclusa la domenica, i festivi e tutto il mese di agosto. Per pagare i parcheggi si possono usare i parchimetri disposti per le vie della città o alcune applicazioni scaricabili sullo smartphone e la tariffa varia da 3 euro all’ora per le zone centrali a 2 euro all’ora per le zone più periferiche.

Annunciate da parte delle associazioni di categoria almeno 18 manifestazioni contro questo tipo di provvedimento che è stato discusso già in altre città europee, anche se Parigi è la prima dove è stato messo in atto.

Si vedrà se la capitale francese farà scuola e se verrà seguita da altre località, anche per incentivare la diffusione di mezzi di trasporto meno impattanti sull'ambiente in cui viviamo.

Barbara Costamagna