I risultati definitivi delle elezioni parlamentari in Spagna hanno confermato lo stallo politico che blocca il paese da anni. I socialisti hanno ottenuto il 28 per cento e 120 seggi mentre vola l'estrema destra di Vox con il 15,1 per cento. Il leader socialista Sanchez ha rivolto un appello a tutti i partiti politici perche' e' necessario sbloccare la situazione politica. I socialisti si confermano primo partito con il 28 per cento e 120 seggi, seguiti dai popolari con il 20,8 e 87 seggi. Terzo partito Vox, che raddoppia le preferenze e raggiunge il 15,1 e 52 seggi. Male Podemos, che perde 8 seggi e ne ottiene 35, e Ciudadanos, che crolla da 57 a 10 seggi. Le quarte elezioni nazionali in 4 anni hanno cosi' ribadito lo stallo politico in cui si sta dibattendo il paese. Ne' la destra ne' la sinistra hanno una maggioranza di 176 seggi e cio' vuole dire che i leader dovranno essere creativi e negoziare seriamente al di la' delle tradizionali alleanze. In base ai dati la probabilita' piu' ampia vede un governo di minoranza socialista, con la grossa incognita di chi saranno gli alleati e quanto il nuovo governo riuscira' a sopravvivere. Vox ha piu' che raddoppiato i voti passando da 25 a 52 seggi. La Spagna sembrava immune alla crescita nazionalista notata nelle varie recenti elezioni in Europa, ma l'irritazione per lo stallo governativo e i disordini secessionisti in Catalogna hanno spinto la destra in modo significativo. Il nuovo parlamento, che aprira' i suoi lavori in dicembre, includera' 16 partiti comprese nuove formazioni regionali e il partito catalano pro-indipendenza CUP. Dovrebbero esservi 3 possibilita' principali per raggiungere la maggioranza in parlamento, tutte minate da grosse difficolta'. La prima potrebbe vedere l'astensione dei popolari in modo da permettere a Sanchez di formare un governo di minoranza, una seconda opzione potrebbe vedere i socialisti al governo con i popolari all'opposizione dopo lo scandalo, avvenuto l'anno scorso, che permise a Sanchez di raggiungere il premierato, ma dovrebbero allearsi con i separatisti catalani. Difficile immaginare un accordo persistendo le forti tensioni in Catalogna. Infine la terza opzione vedrebbe Ciudadanos supportare i socialisti insieme a molti partiti regionali. Un ulteriore schiaffo e' giunto dal voto per il senato, dove i socialisti hanno perso la maggioranza.
Franco de Stefani