I negoziatori capo dell'Ue e della Gran Bretagna, Michel Barnier e David Frost, ieri a Londra hanno ripreso i negoziati sui futuri rapporti post-Brexit. Si tratta di una settimana decisiva, il termine per trovare accordo sta infatti per scadere. "Sono contento di essere a Londra, raddoppiando i nostri sforzi per raggiungere un accordo sulla partnership futura", ha scritto Barnier in un tweet, ricordando che le "tre chiavi per sbloccare un'intesa sono il rispetto dell'autonomia dell'Unione europea e della sovranità britannica; solide garanzie su una concorrenza ed un commercio liberi e l'accesso stabile e reciproco ai mercati e alle opportunità di pesca nell'interesse di entrambe le parti".
Secondo quanto riportano i media britannici, il ministro per l'Ambiente ha accennato a un possibile compromesso nel settore della pesca, uno dei nodi cruciali della trattativa. "Ci sono ancora alcuni ostacoli da superare, ritengono però che con buona volontà potrebbero venire fatti dei progressi", ha precisato. "Riguardo la pesca eravamo sempre aperti ad un approccio ragionevole, magari con accordi validi per due o tre anni", ha spiegato il ministro, sottolineando che il controllo e l'accesso alle acque britanniche è un confine che non può essere superato.
Oltre alla pesca, secondo Barnier e Frost, l'Ue e la Gran Bretagna, dovranno anche trovare un compromesso riguardo la parità delle condizioni di concorrenza e la gestione dell'accordo. Bruxelles spera di giungere ad un'intesa fino alla metà del mese affinché questa possa entrare in vigore entro la fine dell'anno, quindi al termine del periodo di transizione post-Brexit. In caso contrario i rapporti commerciali tra le due parti saranno basati soltanto sugli standard minimi dell'Organizzazione mondiale del commercio.
E. P.