L'adesione della Turchia all'Unione Europea è rimasta un obiettivo strategico, come dichiarato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un incontro con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Erdogan ha chiesto una "nuova visione" da parte dei paesi europei, dato che il processo di adesione è fermo dal 2005. Von der Leyen ha confermato un ulteriore sostegno finanziario di un miliardo di euro per il 2024, destinato a sanità, istruzione e gestione della migrazione in Turchia. Dal 2011, l'Unione Europea ha fornito circa 10 miliardi di euro per sostenere la gestione dei rifugiati. Erdogan ha sottolineato che l'adesione della Turchia apporterà benefici reciproci sia alla Turchia che all'UE. Inoltre, la Turchia è considerata un partner fondamentale per la gestione della migrazione nel Mediterraneo orientale. Von der Leyen ha evidenziato l'importanza di rafforzare la cooperazione su temi come la gestione delle frontiere e la lotta al traffico di migranti. Sui rifugiati siriani, ha apprezzato l'impegno della Turchia nell'ospitarli e nel gestire i rimpatri volontari. In merito alla Siria, von der Leyen ha sollecitato un impegno europeo maggiore per favorire una transizione giusta e ha ribadito il ruolo cruciale della Turchia nella stabilizzazione della regione. Erdogan ha poi denunciato il disastro provocato dal regime di Assad, con milioni di morti e sfollati, e ha criticato la mancanza di sostegno internazionale. Ha concluso affermando che la Turchia ha avuto successo nella lotta contro il terrorismo e non permetterà che la Siria diventi un focolaio terroristico.
Corrado Cimador