Foto: MMC RTV SLO/Foto: Reuters
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Dal 2016, la BCE (Banca Centrale Europea) realizza uno studio annuale sulle abitudini di pagamento nell'area dell'euro. Il quarto report appena pubblicato mostra un crescente uso dei pagamenti elettronici, pur mantenendo il contante una presenza significativa, soprattutto per pagamenti di piccolo importo e transazioni tra individui. La maggior parte dei partecipanti ritiene che i pagamenti elettronici siano più rapidi e facili, ma desidera comunque la possibilità di pagare in contante. Nonostante l'aumento dell'uso di carte e altri mezzi elettronici, quasi due terzi dei consumatori preferiscono mantenere il contante come opzione di pagamento. Nel 2024, il 62% degli intervistati considera il contante importante, contro il 60% nel 2022. In termini di volume, il contante rimane il metodo prevalente nei punti vendita fisici, sebbene la sua quota sia scesa dal 79% nel 2016 al 52% nel 2024. I pagamenti elettronici, in particolare quelli con carta, sono in aumento, soprattutto per acquisti di importo maggiore. Per valore, i pagamenti con carta dominano, con una quota del 45%, seguiti dal contante (39%) e dalle applicazioni mobili (7%). Le motivazioni per la preferenza del contante includono la gestione semplificata delle finanze personali e l'anonimato. Al contrario, i pagamenti con carta sono percepiti come veloci e pratici. Lo studio evidenzia anche significative differenze tra i Paesi dell'area euro. In Slovenia, nonostante una diminuzione dell'uso del contante, questo rimane prevalente, con il 64% degli acquisti effettuati con contante nei punti vendita fisici. Allo stesso tempo, l'uso delle carte di pagamento è aumentato, arrivando al 29%, rispetto al 24% nel 2022. Come nel resto dell'area euro, le carte sono usate principalmente per pagamenti di importo maggiore.

Corrado Cimador