Foto: MMC/Maja Ikanović
Foto: MMC/Maja Ikanović

Nel 2023, nell'Unione europea sono state immatricolate 10,7 milioni di nuove autovetture. Le auto a benzina avevano la quota più alta, il 34,5 percento, seguite dalle ibride benzina-elettriche, con il 28,3, dalle auto completamente elettriche, il 14,5, praticamente alla pari delle vetture diesel. Dopo la rapida crescita delle immatricolazioni nell'ultimo decennio, nel 2023 la quota combinata di tutti i veicoli ibridi ed elettrici ha raggiunto quella delle auto esclusivamente a benzina o diesel. La quota più alta di auto ibride ed elettriche è stata registrata in Finlandia, con il 73 percento, seguita da Svezia e Olanda. Sono 9 i paesi dell'UE nei quali la quota di autovetture ibride ed elettriche di nuova immatricolazione ha superato il 50 percento nel 2023. Fanalino di coda la Bulgaria, seguita dalla Repubblica Ceca e dalla Croazia. Non è messa bene la Slovenia, con ibride ed elettriche al 31,8 percento, si piazza al quart'ultimo posto in classifica. Guardando i dati complessivi nell'UE, vale a dire la somma di nuove immatricolazioni degli ultimi dieci anni, emerge che la quota di auto circolanti pulite e tradizionali ha praticamente raggiunto lo stesso livello. Merito, sottolinea l'istituto di statistica europeo, della "rapida crescita delle immatricolazioni di auto elettriche solo a batteria" nell'ultimo decennio. La fotografia per Paesi però mostra realtà e preferenze contrastanti; da un lato quelli che credono nella rivoluzione della mobilità, scegliendo auto diverse da quelle tradizionali, dall'altro invece forti ritardi nell'attuazione delle politiche di sostenibilità ambientale su strada, il che dimostra che a livello di Unione Europea c’è ancora molto da fare in termini di abitudini rispettose dell'ambiente.

Delio Dessardo