"I bilanci nazionali sono vincolati dalle nuove regole del Patto di stabilità e crescita", ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, precisando però che "in tempi straordinari, misure straordinarie sono possibili anche nell'ambito del Patto. E penso che stiamo vivendo tempi straordinari", ha aggiunto. "Per questo motivo la Commissione esaminerà nel dettaglio come sfruttare ulteriormente la flessibilità offerta dal Patto di stabilità e crescita per gli investimenti e le spese per la difesa. Ciò offrirà agli Stati membri molto più margine di manovra fiscale per aumentare la spesa per la difesa a livello nazionale", ha affermato la Presidente della Commissione dopo l'incontro informale dei leader dell'UE a Bruxelles.
Un'altra possibilità per ottenere fondi aggiuntivi per la difesa, ha dichiarato von der Leyen, è quella di modificare la politica di prestito della Banca europea per gli investimenti e l'istituto "è pronto a farlo". Secondo le norme attuali, la BEI può finanziare solo progetti a duplice uso civile e militare nel campo della sicurezza e della difesa. Se dovesse invece modificare la sua politica di prestito, secondo la presidente della Commissione, ciò incoraggerebbe anche il settore bancario privato a modificare le pratiche di prestito. Questa è quindi la terza opzione per ottenere finanziamenti aggiuntivi per progetti di difesa.
Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha intanto detto che i leader degli Stati membri si aspettano che la Commissione presenti proposte su come aumentare i fondi disponibili nell'ambito di un Libro bianco sulla difesa europea. Von der Leyen ha quindi assicurato che il documento sarà pronto a marzo. E sulla base di questo si prevede che i capi di Stato e di governo prenderanno decisioni sulla difesa europea durante la riunione ordinaria del Consiglio europeo di giugno.
Nel dibattito sul rafforzamento delle capacità di difesa, i leader UE hanno convenuto che è necessario concentrarsi sulle lacune più critiche e sui settori in cui esiste un chiaro valore aggiunto per l'UE. Tra l'altro si è parlato di difesa aerea e missilistica, nonché di missili, munizioni e mobilità militare, ha spiegato Costa. "Un altro messaggio importante dell'incontro", ha concluso, "è che l'industria europea della difesa deve essere al centro di questi sforzi".
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