Guerriglia urbana nella Capitale greca Atene nell'anniversario dell'incidente ferroviario di Tebi. Piazza Syntagma si è trasformata in un campo di battaglia con decine di antagonisti incappucciati che hanno lanciato molotov e pietre contro gli agenti in tenuta antisommossa all'esterno del parlamento ellenico. Gli agenti hanno risposto con granate stordenti e lacrimogeni mentre alcuni antagonisti hanno incendiato alcuni cassonetti. Secondo fonti di Polizia il bilancio, ancora provvisorio, parla di 41 arresti e una ventina di feriti.

Foto: Reuters
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I violenti disordini sono iniziati alla fine della manifestazione. Gli scontri da Piazza Syntagma si sono poi spostati verso il quartiere di Exarchia. Disordini sono stati registrati anche nella seconda città della Grecia, Salonicco, davanti alla sede dell'Organizzazione Ferrovie elleniche, dove un gruppo di persone con il volto coperto ha lanciato oggetti e pietre contro gli agenti. Le manifestazioni sono avvenute in tutto il Paese per chiedere giustizia per le 57 vittime dell'incidente ferroviario avvenuto due anni or sono nei pressi della città di Larissa. Secondo la stampa ellenica i raduni sarebbero stati i più grandi nella storia del Paese con oltre duecento manifestazioni nelle città di tutta la Grecia, tra cui Patrasso, Larissa e Heraklion. Il premier Mytsotakis ha dichiarato che la notte dell'incidente si è visto il volto più brutto del Paese con errori umani fatali che sono andati a sommarsi alle inefficienze croniche dello Stato. Mitsotakis ha evidenziato che il pensiero di tutti va alle famiglie delle vittime, ai feriti e a chi è sopravvissuto all'incidente, indicando che la comune richiesta di verità sarà un riscatto che solo una giustizia indipendente potrà offrire alla società. Il Premier ha aggiunto che il sinistro non deve diventare per alcuni un'arma per danneggiare la coesione interna e il percorso stabile del Paese verso il domani.

Franco de Stefani