Il settantacinquesimo giorno di guerra in Ucraina coincide con l'appuntamento con la grande parata militare di Mosca per festeggiare l'anniversario della vittoria russa nella Seconda Guerra mondiale. In questa occasione il presidente ucraino Zelensky, pur senza citarlo, attacca Putin, affermando che sta ripetendo i crimini perpetuati dai nazisti, mentre Mosca annuncia che i negoziati per la pace con Kiev proseguono in formato virtuale, come riferito dal capo negoziatore russo Vladimir Medinsky.
"Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda guerra mondiale, in cui morirono più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno", prosegue ancora Zelensky nel video che lo ritrae mentre cammina da solo all'alba lungo il viale centrale deserto di Kiev.
Intanto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha avuto una videochiamata con Zelensky ed ha successivamente scritto sui social: "Abbiamo dato seguito alla discussione del G7 di domenica. Nel giorno dell'Europa abbiamo discusso del sostegno dell'Ue e del percorso europeo dell'Ucraina. In attesa di ricevere le risposte al questionario sull'adesione all'Ue, la Commissione mirerà a esprimere il suo parere a giugno".
Infine, alcuni ucraini hanno ricoperto di vernice rossa l'ambasciatore russo in Polonia, Sergey Andreev, mentre deponeva una corona di fiori nel cimitero mausoleo dei soldati sovietici a Varsavia, in occasione della Giornata della vittoria. Secondo i media locali, in seguito all'aggressione sarebbe anche scoppiata una rissa. L'ambasciatore russo ha dichiarato: "Sono orgoglioso del mio presidente", ed ha aggiunto che "la repubblica popolare di Donetsk e la repubblica popolare di Luhansk non appartengono all'Ucraina".
Davide Fifaco