Sequals si è spaccato sull'intitolazione del locale stadio di calcio a Primo Carnera, uno dei simboli dello sport friulano nel mondo, il primo italiano a portare a casa la cintura di campione dei pesi massimi di pugilato. A 57 anni dalla morte dell'indimenticato campione i cittadini di Sequals si trovano ora impegnati in uno scontro ideologico.
"Carnera era fascista, non possiamo intitolargli lo stadio" la contestazione portata avanti dai residenti di Lestans, che non è solo una delle due frazioni (oltre a Solimbergo e a Sequals stesso) del Comune, ma è anche quella dove sorge lo stadio. Il Comune è piccolo ma si estende su una superficie di 28 chilometri quadrati, frazionati.
Lestans dista cinque chilometri dal centro cittadino, che è più piccolo e anche meno popolato rispetto al migliaio di anime della frazione. L'amministratore locale, dopo il passaggio in Promozione della squadra di calcio locale, ha accettato la proposta della dirigenza di intestare lo stadio al pugile, senza però tener conto del giudizio degli abitanti di Lestans.
Sono anche comparsi cartelli con la scritta "No Carnera" ed inoltre al sindaco Enrico Odorico è arrivata la richiesta di sospendere l'iter burocratico per l'intitolazione.
Difficile però valutare quanto realmente Carnera avesse fede nel fascismo; Mussolini ne fece uno dei simboli del regime celebrando il primo italiano che indossava la cintura di campione del mondo ed indicandolo come simbolo di forza invincibile. Carnera presenziava in camicia nera e ovunque capitava ed alzava il braccio teso, inoltre sul petto portava appuntato il distintivo littorio, ma gran parte degli sportivi dell'epoca venivano usati per esaltare il regime.
Ad ogni modo il caso sembra aver compattato la politica locale.
Il deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Loperfido, chiede rispetto per Primo Carnera ed afferma: "È assurda e irrispettosa la discussione in atto, con una motivazione - crediamo di mera facciata - di adesione attiva al fascismo. Carnera, oltre che di successi sportivi, è simbolo di emigrazione, sacrifici, duro lavoro e rilancio sociale grazie alla volontà e alle sue abilità”.
Sulla diatriba è intervenuto anche il segretario del Pd provinciale di Pordenone Fausto Tomasello che dichiara: "Riconduciamo la questione 'Carnera' alle sue giuste dimensioni, evitiamo eccessi e strumentalizzazioni ideologiche e almeno su un personaggio come il 'gigante di Sequals' troviamo pace. Nessuno identifica il grande pugile friulano con il fascismo e i suoi ideali degeneri. Piuttosto, nel momento di maggior successo come atleta di fama internazionale, venne utilizzato dal fascismo a fini propagandistici, come usualmente faceva il regime. Quando arrivò il tramonto e le sconfitte, ad opera di avversari 'imbarazzanti' di colore, fu messo da parte dagli stessi che lo esaltarono".
Davide Fifaco