Una giornata che dimostra come l’organizzatone della Capitale Europea della cultura 2025 stia producendo e produrrà risultati concreti e a lungo termine per il territorio. È stato questo il tema ricorrente negli interventi che hanno accompagnato la presentazione dei 44 progetti, tutti incentrati sull’area e la cooperazione transfrontaliere, finanziati dal primo bando SPF GO! 2025.
Si tratta d'iniziative dedicate a vari aspetti del mondo culturale, dalla cultura cinematografica alle fiabe, dal bilinguismo (in questo settore figura anche il progetto “Kiss & go”, presentato dall’Unione Italiana e da ATS PROJECT, e finanziato con più di 142 mila euro), all’alta cucina, al vino e al teatro. I progetti inoltre contribuiranno alla formazione di oltre mille persone e generanno oltre 350 eventi. L’impegno finanziario per il Fondo per piccoli progetti GO! 2025, proveniente dai fondi del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, è di circa 4,5 milioni, e il primo bando ha ricevuto un ulteriore finanziamento di 3,2 milioni dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
La cosa più importante però, come è stato sottolineato dai due sindaci di Nova Gorica e Gorizia, è che questo progetto dimostra come l’obiettivo della Capitale Europea della Cultura sia sviluppare il territorio con una cooperazione fra le due città sempre più intensa, come conferma Samo Turel, sindaco di Nova Gorica: “Quello che mi sta più a cuore è che emergono realtà di collaborazione tra associazioni da entrambe parti del confine che già durano da 20-30 anni, ma che con questi progetti, con questo fondo, prendono un nuovo spunto. Possono ampliarsi, possono trovare nuove sfide che ci aggregano sempre di più, e fanno sì che non solo i comuni, non solo le istituzioni, ma anche i cittadini da entrambe le parti del confine, quelli che si associano, che fanno parte di associazioni, di gruppi, possano collaborare. È necessario che la gente sia veramente partecipe di questo nostro bellissimo progetto dell'anno prossimo”.
Soddisfatto anche Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, che sottolinea come “la sfida è già vinta, nel senso - ha detto - che la Capitale Europea della Cultura si compone di diversi elementi: certamente gli elementi importanti saranno il turismo, le macro iniziative che si svilupperanno nel corso dell'anno, ma sono convinto che la grande sfida, quella che peraltro è alla base dell'assegnazione da parte della Commissione europea a Nova Gorica e Gorizia della Capitale, è la coesione e la collaborazione. La dimostrazione che abbiamo vinto la sfida è proprio la giornata di oggi: abbiamo presentato la seconda tranche di Small project, che fanno seguito, peraltro, a centinaia di domande presentate. Significa che realtà al di qua e al di là del confine, che non si conoscevano, che non si parlavano, che non collaboravano, oggi hanno iniziato a lavorare insieme. Significa che abbiamo creato nuove realtà, coesione e collaborazione che vanno oltre il 2025, per il 2026 36 46. Ecco perché dico che, al netto di tutto ciò che ci sarà il prossimo anno, la prima grande sfida è già stata vinta”.
Ziberna ha anche sottolineato come la preparazione delle due città all’evento stia andando bene: “Capisco che i media devono creare un po’ di apprensione, ma nella nostra calendarizzazione stiamo rispettando tutto, poi il giorno prima o il giorno dopo cambia poco: se un posteggio al di qua o al di là del confine anziché a fine gennaio, è pronto a metà febbraio, cambia poco, nel senso che il programma che noi abbiamo condiviso con la Commissione europea non tiene assolutamente conto di questi aspetti. Sicuramente il luogo di piazza della Transalpina è importante, perché quello sarà proprio l'icona il simbolo dell’Unione, anche fisica urbanistica di due città”.
Presente all’evento anche l’assessora regionale alla finanze Barbara Zilli: “La giornata di oggi - ha detto - è l’ultima di una lunga storia di successi, quelli della cooperazione transfrontaliera, che abbiamo il piacere e l'onore di presentare con un variegato insieme di progettualità, che variano dallo sport, alla cultura, alla cucina. Siamo molto soddisfatti del valore aggiunto che questi piccoli progetti offrono ai comuni transfrontalieri e siamo pronti anche per il nuovo bando con la graduatoria che uscirà a breve, perché questa è un'occasione non soltanto per Gorizia, è la conferma di come questo territorio cerniera sia un esempio a livello europeo".
“I progetti finanziati– ha aggiunto Zilli - valorizzano la cucina territoriale, la mobilità delle persone, la storia e la ricerca della nostra cultura che ha radici ovviamente comuni, e questo è un messaggio meraviglioso, soprattutto per i giovani che attraverso queste esperienze possono sbizzarrirsi con nuove progettualità e trovare qui occasioni non soltanto di vita ma anche di lavoro”.
Il presidente del GECT GO Paolo Petiziol ha infine ricordato come Nova Gorica - Gorizia 2025 stia dimostrando che “con la cultura si mangia eccome”. “La Capitale Europea della Cultura - ha aggiunto - è una grande occasione per investire non soltanto negli eventi culturali, ma anche in progetti legati ad altri temi, che comunque hanno un impatto sulla vita dei cittadini transfrontalieri. In questo modo GO! 2025 è veramente un’importante leva di sviluppo che concepisce il territorio come unico e integrato. I piccoli progetti infatti arricchiscono il territorio creando nuove connessioni e consolidando relazioni esistenti”.
Alessandro Martegani