“Siamo stati lo sbocco dell'impero Austro-ungarico nel Mediterraneo, il presidio armato del confine orientale e oggi, grazie al nostro impegno, essere la Capitale europea della Cultura può aprire la strada a scrivere una nuova storia”.
Con queste parole il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia e assessore alla cultura, Mario Anzil, ha presentato la Capitale della Cultura 2025, il grande evento che coinvolgerà Nova Gorica e Gorizia il prossimo anno, e che è stato illustrato nel corso della conferenza "Verso GO!2025", voluta per portare a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, gli obiettivi e le attività della Capitale europea della Cultura.
"Abbiamo - ha detto Anzil - una rete di operatori culturali di qualità che vogliamo mostrare all'Europa: GO!2025 non ha un limite geografico in Nova Gorica e Gorizia, ma si estende a tutto il territorio regionale, così come non ha un limite cronologico nel 2025, ma produrrà effetti anche negli anni a venire”.
L’assessore ha sottolineato come la regione abbia aperto una serie di contributi che, uniti ai fondi comunitari, “raggiungeranno i 100 milioni di euro sull'intera programmazione”.
Alla conferenza era presente anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha parlato di una “straordinaria occasione per far conoscere l'intero Friuli Venezia Giulia e per gettare le basi dell'allargamento dell'Europa ai Balcani: lo stesso Anzil ha ringraziato il Comune di Gorizia che, ha detto, “si è fatto carico di una grande mole di lavoro, a cui la Regione ha dato supporto con risorse e collaborazione amministrativa”.
Il presidente del Gect Go, Paolo Petiziol, ha poi annunciato che nel 2025 si terrà a Gorizia la riunione plenaria dell'Interreg, con tutti i paesi europei che operano ai progetti comunitari, un evento che porterà nella Capitale europea della Cultura centinaia di funzionari, mentre a fine giugno arriveranno a Gorizia i rappresentanti di tutte le città transfrontaliere d'Europa.
Alessandro Martegani