Le violenze di genere sono un fenomeno che purtroppo viene ancora troppo sottovalutato, anche dalle stesse istituzioni che dovrebbero tutelare maggiormente le donne che subiscono violenze, sia fisiche che psicologiche.
Ce lo ha spiegato una delle operatrici del GOAP, la psicologa e psicoterapeuta Maria Grazia Apollonio:
"Diciamo che le cose stanno migliorando, vediamo che dopo le recenti riforme le donne ottengono più tutela, più risposte però non ancora complete, non ancora soddisfacenti e quindi c'è ancora della strada da fare e speriamo di riuscire a farla insieme alla magistratura".
Un'altra delle problematiche legate alle violenze di genere è che sono poco ascoltati e tutelati anche i figli delle donne che subiscono violenza.
"Sì. È ancora molto vivo il mito della bigenitorialità, per cui si tende a considerare un padre che abbia agito violenza nei confronti della compagna, magari anche se non direttamente nei confronti dei figli, ma li ha comunque esposti al trauma della violenza assistita, lo si tende a considerare ugualmente come un buon padre e quindi a non limitare il suo rapporto con i figli. E questo si traduce poi in un'assenza di tutela per questi bambini e per queste bambine".
Attualizzando un po' questo discorso, negli ultimi giorni si è cercato da parte del Governo italiano, di legare il fenomeno dell'immigrazione con il fenomeno della violenza sulle donne. Dai dati che avete voi a disposizione qui a Trieste i due fenomeni quanto coincidono?
"Molto poco. Quello che vediamo è sia che chi subisce violenza, ma anche chi l'agisce, appartiene a tutte le culture, a tutti gli strati sociali, economici, quindi è un fenomeno assolutamente trasversale che non si può limitare al fenomeno dell'immigrazione, assolutamente".
Un monito che voi cercate sempre di lanciare è quello di avere il coraggio di denunciare quando si subiscono violenze.
"Bisogna denunciare le violenze, perché comunque poi alcune donne ottengono la giusta tutela, le giuste risposte. Quindi non è tutto negativo assolutamente. E l'altro monito importante è quello di incrementare il lavoro di rete, nel senso che per dare delle giuste risposte alle donne bisogna lavorare insieme: Centri antiviolenza, magistratura, servizi sociosanitari. È importante anche il contributo della stampa. Fare un buon lavoro di rete permette di garantire alle donne il rispetto dei loro diritti".
Davide Fifaco