Si è svolta a Gorizia la prima delle tre giornate del "Terzo convegno di toponomastica friulana", un evento organizzato Società Filologica Friulana per i cento anni nello studio dei nomi di luogo. Un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale e linguistico del Friuli, coinvolgendo anche studiosi sloveni in una sessione di lavoro presso il Castello di Kronberk, a Nova Gorica.
Costituita a Gorizia, il 23 novembre del 1919, la Società Filologica Friulana festeggia i cento anni di attività, costantemente rivolti all'attenzione ed allo studio dei nomi di luogo, i toponimi. Dopo i primi due convegni, uno del 1988, l'altro del 2002, questo nuovo appuntamento permette di tirare le somme sugli ultimi sviluppi della ricerca toponomastica in Friuli-Venezia Giulia ma non solo, rivolgendosi anche alle aree transfrontaliere ed in particolare alla vicina Slovenia, come ci ha spiegato uno degli organizzatori, Franco Finco: "Gorizia, per la sua storia, per la sua vicenda territoriale, la sua posizione, è sempre stata un punto di incontro e di scambio. Oggi un confine la divide, un confine non perfettamente impermeabile all'interno dell'Unione Europea. Questo convegno ha voluto ricostituire quella Comunità goriziana multilingue, plurilingue, con diverse provenienze, con diverse manifestazioni, anche nei nomi di luogo, invitando colleghi studiosi sloveni che parleranno in sloveno, di nomi, di luoghi che possiamo trovare nel Friuli orientale così come nella Slovenia occidentale, più vicina al confine. Questo rende un grande servizio allo scambio di informazioni, di metodologie, di dati, che per lo studio toponomastico, per l'interpretazione dei nomi, è fondamentale".
Davide Fifaco