Il forum ha focalizzato l’attenzione sul rischio idrogeologico causato dall’innalzamento del livello del mare e sulle inondazioni che minacciano le aree fluviali e costiere. Gli esperti hanno analizzato l'impatto di questi fenomeni sulla biodiversità e sulle infrastrutture portuali, proponendo soluzioni e strategie per una pianificazione sostenibile a lungo termine.
I relatori, provenienti sia dall’Italia che dalla Slovenia, hanno presentato tecniche innovative, misure preventive e buone pratiche per mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Giacomo Riciotti, Direttore dell’Agenzia ICE di Lubiana, ha sottolineato l'importanza di integrare le politiche ambientali verdi con quelle blu, legate al mare:
"Nel futuro, non potrà esserci una politica verde senza considerare quella blu, che tutela i nostri mari, l'obiettivo e' quello di analizzare l'aspetto infrastrutturale, quali sono le misure da prendere e come poterci adattare ai rischi edrogeologici che vivremo in futuro"
La Blue Economy, come rilevato dai partecipanti, rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali future. Essa si basa su settori fondamentali come la pesca sostenibile, le energie rinnovabili marine, il turismo costiero responsabile, l’acquacoltura e la conservazione degli ecosistemi marini".
Primož Banovec, professore della Facoltà di Ingegneria Geodetica dell’Università di Lubiana, ha evidenziato l'urgenza di adattare le nostre abitudini per affrontare i cambiamenti in corso. Il livello del mare, ha ricordato, sta aumentando di circa 10 millimetri all'anno, una tendenza che richiede interventi tempestivi e mirati:
"Dobbiamo prepararci a gestire queste variazioni per garantire un futuro sostenibile. Se non interveniamo il lavoro dure spetterà alle prossime generazioni. La gestione delle acque esiste a livello statale, come in Slovenia il direttorato per le gestione delle acque, ma gli interventi sistematici sono solitamente molto costosi"
Michele Greco, Prorettore dell’Università degli Studi della Basilicata ha ribadito l'importanza dell'approccio interdisciplinare a più livelli:
"Gli approcci dei due paesi sono comuni perché' la preoccupazione della scienza e' quella di fornire strumenti facilmente utilizzabili dalle istituzioni per mettere in campo delle misure, quindi noi lavoriamo per passare degli strumenti poi facilmente impiegabili dalle autorità e dalle istituzioni".
Dionizij Botter