“L’economia slovena è a un bivio. La situazione è difficile, sia per fattori interni che esterni” ha dichiarato Počivalšek, sottolineando come l’economia rappresenti l’unico vero motore del Paese. “Abbiamo solo due risorse naturali: l’acqua e il legno. Ma nemmeno quest’ultima sappiamo sfruttarla in modo efficace.”
L’ex ministro ha inoltre evidenziato l’importanza di creare un ambiente favorevole per l’imprenditoria: “La crisi del 2008 è stata superata solo nel 2017, soprattutto grazie alla linea rigorosa del ministro Mramor, che ha impedito di spendere oltre le possibilità. La crescita economica ha raggiunto l’apice nel 2021, con un +8%, ma la notizia è passata in sordina perché ‘non c’era il governo giusto’”.
In tema fiscale, è intervenuto anche l’ex direttore dell’amministrazione tributaria, Ivan Simič, proponendo l’introduzione di una sesta fascia di imposta sul reddito per chi guadagna oltre un milione di euro, con una tassazione al 10%, per contrastare la fuga di capitali. Ha inoltre suggerito di tassare le criptovalute al 5% al momento della loro conversione. Tra le sue proposte anche l’aumento dell’IVA al 25%, da bilanciare però con l’introduzione di un tetto massimo ai contributi sociali.
Boris Popovič, ex primo cittadino di Capodistria, ha criticato duramente la gestione dello sviluppo infrastrutturale del Paese: “Abbiamo una posizione geostrategica eccezionale, ma non l’abbiamo sfruttata. Dal 2004, con il completamento della rete autostradale, non ci sono stati più progetti infrastrutturali significativi. Il bollino autostradale e i negozi chiusi comunicano ai turisti, soprattutto italiani, che non sono i benvenuti.”
Sul fronte imprenditoriale, Mitja Škerjanc ha posto l’accento sul problema della produttività in calo: “La produttività sta crollando in modo preoccupante. In Croazia, dove ho anche un’azienda, il profitto è al 18% e le tasse sui dividendi al 12%. In Slovenia, invece, aumentano le assenze per malattia e la burocrazia pesa sempre di più sulle imprese.”
Con tono ironico, ha concluso: “L’Europa viene vista dai cinesi come una ‘vecchia signora’, mentre qui da noi qualcuno sogna un orario lavorativo macedone con la produttività danese.”

Dionizij Botter

 Foto: MMC RTV SLO
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