Si sperava in una prestagione ad alto livello considerato l'allentamento delle misure epidemiologiche e invece si dovranno fare i conti con gli effetti della guerra in Ucraina che alimenta timori e apprensione tra gli operatori del settore. „Prima dell'invasione russa il booking era addirittura superiore rispetto all'annata record del 2019“ afferma il direttore dell' Ente turistico regionale Denis Ivošević „ poi pero' si e' quasi del tutto fermato, ma per fortuna le disdette sono a livelli minimi“. In relazione ai timori degli operatori del settore, il presidente della regione Boris Miletić afferma che il presupposto base del turismo e' la pace. „ In questo momento“ spiega „ in Europa c'e' la guerra e la gente pensa meno ai viaggi che in condizioni normali e ad aggravare la situazione ci sono i vari rincari e l'inflazione“. Le previsioni per la stagione 2022 erano molto ottimistiche a livello nazionale. Parlavano del movimento del 95% percento rispetto al 2019, dopo che l'altr'anno tale percentuale era stata dell'82 percento mentre nel 2020, l'anno dello scoppio della pandemia, si era a quota 48 percento. Tornando al calo delle prenotazioni, esso si fa sentire in modo particolare tra i villeggianti della Scandinavia, dell'Inghilterra, dell' Olanda e dei paesi piu' lontani.
Valmer Cusma