Un acronimo identico in lingua croata ed in lingua italiana, AMICA che sta per Antifascismo: Museo, Interpretazione e Centro archiviazione quello prescelto dallo storico Milan Radolović che, assieme ai rappresentanti dell'Unione delle associazioni antifasciste di Pola e dell'Istria, ha avviato l'iniziativa. Come sottolineato in un lungo comunicato stampa, l'obiettivo fondamentale è salvaguardare la memoria e ricordare il contributo dato dagli istriani alla vittoria sul fascismo. Prendendo ad esempio il Museo della vittoria e della liberazione della Dalmazia sorto a Sebenico nel 2016, gli autori ricordano che l'idea di una simile istituzione in Istria esiste da almeno una quindicina di anni. "Uno spazio multimediale che aiuti a comprendere meglio un periodo storico complesso e doloroso e che con un approccio moderno sia accessibile ed interessante pure alle giovani generazioni è necessario anche da noi", dicono i promotori e, chiedendo il sostegno alla municipalità di Pola e alla Regione istriana, ricordano che l'antifascismo non può venir considerato una semplice formalità poiché è un valore profondamente radicato in tutta la penisola ed è sancito dallo Statuto regionale. L'iniziativa, oltre che all'appoggio di alcuni candidati alle prossime amministrative, è stata subito sostenuta dal sindaco polese Filip Zoričić e dallo zuppano Boris Miletić. Quest'ultimo ha confermato che l'antifascismo, simbolo di libertà, uguaglianza e dignità è uno dei principi fondanti dell'Istria mentre il Museo, oltre che testimonianza del passato, sarebbe un investimento per il futuro.
