La città di Capodistria è stata animata da una grande varietà di lingue e dall'entusiasmo contagioso di giovani atleti, accomunati da una passione per la pallamano. La trentesima edizione dell’Eurofest ha visto la partecipazione di ben 243 squadre provenienti da 21 paesi, riunendo più di tremila atleti. Oltre ai rappresentanti europei, molti partecipanti sono giunti dalla Moldavia e da luoghi lontani comeTaiwan, testimoniando il respiro internazionale dell'evento. Quest’anno, il Festival si è svolto in dieci diversi siti sparsi per la città, tra cui la Bonifika, la Scuola elementare di Capodistria e Piazza Ukmar, rendendo Capodistria un palcoscenico per questo grande evento sportivo. Ma l'Eurofest non è solo una celebrazione dello sport. La giornata di lunedì è stata infatti dedicata alla beneficenza, con la raccolta di contributi volontari a favore dell’Associazione amici dell’Infanzia di Capodistria. Anche un’asta benefica di maglie autografate, svoltasi su Facebook, ha contribuito alla raccolta fondi, dimostrando che lo spirito di solidarietà è parte integrante della manifestazione.
Gli organizzatori dell’Eurofest lavorano ogni anno per garantire che l'evento non perda mai di vista i valori del fair play e della sana competizione. Il Festival della pallamano europea è una manifestazione di sport e passione, ma è anche molto di più: è un'occasione di amicizia, scambio culturale e incontro tra giovani di tutto il mondo, che permette di creare legami che vanno oltre le differenze linguistiche e culturali. In questo modo, l'Eurofest non solo promuove la pallamano, ma costruisce anche ponti tra le nuove generazioni attraverso il linguaggio universale dello sport.
B.Ž.