È ormai alle porte il grande giorno per gli oltre 500 mila studenti italiani che saranno alle prese con l'esame di maturità.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti e questo consente di verificare competenze diverse.
Tra gli argomenti più pronosticati si va da D'Annunzio a Pirandello, da Re Carlo III all'Intelligenza artificiale fino alla guerra in Ucraina.
La seconda prova, che si svolgerà giovedì 22 giugno, riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest’anno torna ad essere una prova nazionale dopo che lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame.
Nei giorni delle prove scritte, è assolutamente vietato utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi tecnologici di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere. Sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche.
Vietato, inoltre, l’uso di dispositivi elettronici portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo.
Per eventuali violazioni è prevista, secondo le norme sui pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove di esame.
Interessante rilevare che in base alle risposte date dagli oltre 1.000 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato da Skuola.net per la Polizia di Stato, a circa una settimana dal via della Maturità, quasi uno studente su quattro è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possono tenere con sé in postazione.
Davide Fifaco