2622 siti illegali inseriti nella Black list per irregolarità connesse alla pedopornografia, 1466 persone e indagate per reati connessi alla pedofilia e pedopornografia, 430 casi adescamento nel 2022.
Sono alcuni dei numeri diffusi dalla Polizia Postale italiana in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia.
Confermando un costante impegno nel cercare di arginare gli abusi sessuali online a danno di minori, la Polizia sottolinea come sia in crescita nel paese il numero dei soggetti adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori.
Spesso, ricorda la Polizia postale, si tratta di uomini, con un’età inferiore ai 50 anni, che in maniera sistematica, “sfruttano le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità”. Si tratta di soggetti “ad alto livello di pericolosità”, aggiunge una nota della Polizia di Stato, spesso “colti in flagranza di reato in possesso di grandi quantità di materiale pedopornografico o addirittura nell’atto di abusare di bambini e ragazzi”, che sono le vittime più fragili, e anche fiduciose verso gli sconosciuti, con un rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie.
La Questura di Trieste ha anche fornito dei numeri sul Friuli Venezia Giulia, regione dove, nel 2022, sono stati posti sotto monitoraggio 169 siti web per individuare ed oscurare immagini e violenze su bambini, procedendo all’oscuramento dei siti illegali.
Per quanto riguarda i reati contro i minori, pedopornografia e adescamento online, i dati regionali sono in linea con quelli nazionali, così come il fenomeno del sextortion (una forma di ricatto online che utilizza materiale sessualmente esplicito, come foto o video intimi delle vittime) a danno di bambini e ragazzi, che ha riguardato nel corso del 2022 vittime di età compresa tra i 10 e i 13 anni, una tendenza che sembra destinata a ripetersi nel 2023.
Alessandro Martegani