Chiusi i parchi, attività motoria limitata alle vicinanze della propria abitazione, niente attività all’aperto.
Sono alcune delle nuove misure emanate in serata dal governo italiano: le pressioni delle regioni del nord Italia, che avevano anticipato il governo nazionale con misure locali, hanno convinto il premier Giuseppe Conte a emanare dei nuovi provvedimenti che si sommano alle regole esistenti, valide fino al 25 marzo, quando scadrà il decreto che ha imposto il blocco del paese e la chiusura di bar e negozi, e che probabilmente sarà prorogato.
Il testo vieta l'accesso a parchi, ville, aree gioco e ai giardini pubblici; resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, rispettando la distanza di almeno un metro dalle altre persone; non è invece consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto.
Chiusi gli esercizi che somministrano alimenti nelle stazioni ferroviarie e nelle stazioni di rifornimento. Vietati gli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi, anche se all’interno della regione.
Il provvedimento è stato assunto alla luce delle ultime cifre dell’epidemia: il bilancio à salito a 4.032 i morti, 627 in sole 24 ore. Aumentano però anche i guariti in totale 5.129, 689 in più di ieri. Rimangono pesanti anche le cifre sul numero di malati, ormai 37 mila, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670, e con 47 mila contagiati in totale.
Cifre che avevano spinto regioni come il Friuli Venezia Giulia e il Veneto ad anticipare regole più restrittive sulle attività all’aperto. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva lanciato una sorta di ultimatum, chiedendo orari ridotti per le attività commerciali, il divieto di ogni spostamento non strettamente necessario, e la chiusura delle attività industriali non legate a funzioni essenziali come alimentazione, sanità o energia.
Le misure varate da Conte non rispondono a tutte le richieste, in particolare sulle chiusure degli alimentari, ma solo aver ventilato nuove chiusure ai supermercati, peraltro solo la domenica, aveva già provocato nuove code di fronte ai punti vendita a Milano.
Alessandro Martegani