I governatori delle Regioni italiane hanno avanzato una serie di richieste al Comitato tecnico-scientifico, in particolare sulla gestione dell'autoisolamento. Si chiede di azzerare la quarantena, ma di rendere obbligatorie le mascherine Ffp2 e l'auto sorveglianza per le persone che hanno la copertura vaccinale completa, compreso il booster, mentre renderla di 5 giorni per chi ha ricevuto le due dosi.
È certo invece che resterà di dieci giorni il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati. Allo studio anche la possibile revisione dei criteri di definizione del "contatto stretto", ovvero che espone ad un "alto rischio", e della definizione di "basso rischio" contenuti nella circolare del ministero dell'agosto scorso. In quel documento si specifica che di fronte ad un "basso rischio" la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo in assenza di sintomi.
Si pensa inoltre ad eventuali deroghe o riduzioni dei giorni di quarantena per quegli operatori sanitari venuti a contatto, fuori dal proprio ambito lavorativo, con persone positive: un provvedimento di questo tipo punterebbe ad evitare eventuali carenze di personale sanitario dovuto all'isolamento obbligatorio.
Si cerca, insomma, di limitare il propagarsi della variante Omicron nel Paese ed allo stesso tempo di evitare il rischio di un blocco delle attività a causa delle tante persone in isolamento perché entrate in contatto con i contagiati che attualmente sono 600mila.
L'isolamento non è comunque l'unico argomento sul tavolo del Governo, che dopo il pronunciamento degli scienziati potrebbe chiedere una condivisione politica per un eventuale ordinanza ad hoc del ministero della Salute.
Da valutare anche l'introduzione di prezzi calmierati per le mascherine Ffp2, obbligatorie sui mezzi di trasporto, in cinema teatri ed altri luoghi al chiuso, il cui costo potrebbe aggirarsi intorno ad un euro.
Anche sulla scuola potrebbero arrivare nuove decisioni: non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo, mentre al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi.
Davide Fifaco