È la seconda festa della Repubblica segnata dalla pandemia in Italia, ma questa ha un sapore totalmente diverso, con i dati di contagi e ricoveri in miglioramento, ma soprattutto il buon andamento della campagna vaccinale che fa sperare nella rapida uscita da una fase emergenziale durata un anno e mezzo.
Le celebrazioni sono però state nuovamente limitate dalle misure di prevenzione, a partire dalla tradizionale parata militare del 2 giugno ai Fori imperiali, che non si è tenuta per il secondo anno di fila.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo il concerto al Quirinale di ieri sera, ha deposto questa mattina una corona all'Altare della Patria, accanto al presidente del Consiglio Mario Draghi, e ai presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Una cerimonia breve, a cui hanno comunque voluto assistere centinaia di cittadini e turisti, conclusa con il passaggio delle Frecce Tricolori.
Mattarella aveva anche inviato un messaggio ai prefetti d’Italia per celebrare la giornata che ricorda la scelta fatta dagli italiani 75 anni fa, quando, per la prima volta con l’accesso al voto anche delle donne, decisero di chiudere con la monarchia e dare vita alla Repubblica.
“La comunità nazionale – ha detto -, che intraprende il delicato percorso verso il definitivo superamento del periodo emergenziale, celebra quest'anno la ricorrenza del 2 giugno nel segno dell'impegno collettivo per il rilancio del Paese e della ricerca di nuove prospettive di sviluppo e modernizzazione”. “Se ora possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro, - ha aggiunto - è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o riscoprire, e all'apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto”.
Parlando poi al corpo diplomatico in Italia il Presidente aveva anche ricordato come “la concezione di un bene comune, più importante di ogni particolarismo, ha portato l’Italia a essere convintamente parte dell’Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra stessa identità nazionale”.
Celebrazioni ridotte, ma non per questo meno solenni, anche in Friuli Venezia Giulia: quella principale si è svolta al Sacrario militare di Redipuglia, con la presenza del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e del vicepresidente Riccardo Riccardi. Cerimonie anche a Gorizia, Udine, e Pordenone.
A Trieste si è svolto l’Alzabandiera in piazza Unità, con la consegna da parte della prefettura delle onorificenze assegnate dal Capo dello Stato ai cittadini giuliani.
La cerimonia si è a svolta a pochi giorni dal riconoscimento da parte del comune di Trieste della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, evento ricordato anche da uno striscione collocato sulla facciata del municipio in piazza Unità. Un passo compiuto anche da altri comuni nel paese, dando così seguito alla proposta lanciata Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia e sostenuta dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Alessandro Martegani