Responsabilità, per contribuire alla crescita dell’Unione europea, un portafoglio economico nella nuova Commissione, condivisione fra tutti gli stati membri di temi come la gestione dell’immigrazione.
Sono alcune delle richieste giunte da parte di Giuseppe Conte alla presidente eletta della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a Roma dell’ambito di un tour nelle capitali europee, che ha già toccato Berlino, Parigi, Varsavia e Madrid, in vista della formazione della nuova Commissione.
La neopresidente ha incontrato Giuseppe Conte per una colazione di lavoro a Palazzo Chigi. L’incontro era atteso soprattutto per sciogliere il nodo del Commissario italiano, un tema che sta dividendo la maggioranza.
Conte sta facendo pressioni sulla Lega per avere l’indicazione di un nome, ma per ora sono giunte solo indiscrezioni: Conte ha chiesto una delega di peso. “L'Italia – ha detto - è un paese fondatore, la terza economia del continente, e quindi vuole giocare un ruolo da protagonista in questo processo, ed è disposta ad assumersi tutte le conseguenti responsabilità.”
“Per quanto riguarda la nomina del commissario italiano – ha aggiunto - rivendichiamo un portafoglio economico di primo piano, perché riteniamo che un portafoglio del genere sia adeguato alle ambizioni e alle responsabilità che l'Italia vuole assumersi in questa nuova legislatura. Da questo punto di vista siamo disponibili a offrire, a concordare e a proporre il profilo di un candidato che sia il più possibile adeguato, per competenza, capacità e disponibilità, a svolgere bene questo ruolo nell'interesse dell'Italia e nell'interesse dell'Europa intera”.
Dopo la decisione del numero due della Lega Giancarlo Giorgetti di rinunciare, si fanno i nomi del viceministro leghista dell’Economia Massimo Garavaglia, del ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio, di quello degli Affari europei Lorenzo Fontana, ma anche della titolare della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e o di Giulio Tremonti.
Riguardo l’immigrazione Conte ha ribadito la necessità di "modificare il regolamento di Dublino" aggiungendo che "non è pensabile che il problema, come ancora accade, rimanga sulle spalle dei Paesi di primo arrivo”.
Von der Leyen ha confermato che occorre una nuova soluzione, “un nuovo patto per le migrazioni e asilo, con procedure che siano efficaci efficienti ma anche umane”. “Sappiamo che Italia, Spagna, Grecia sono geograficamente esposte - ha aggiunto -, ed è fondamentale poter garantire la solidarietà, ma ciò non è mai un processo unilaterale".
Alessandro Martegani