"Non ci sono giustificazioni plausibili per sottrarsi al confronto nella sede preposta su un tema così grave e rilevante per il Paese; tentare di eludere le proprie responsabilità è un comportamento intollerabile e irrispettoso nei confronti delle istituzioni democratiche".
Questo quanto scrivono i capigruppo di opposizione alla Camera in una lettera indirizzata al presidente di Montecitorio, Lorenzo Fontana, dopo la notizia relativa "all'annullamento dell'informativa dei ministri della Giustizia e dell'Interno in merito alla nota vicenda del cittadino libico Almasri", chiedendo "l'immediata convocazione della Conferenza dei capigruppo.
Le opposizioni, dopo la conferenza dei capigruppo, hanno chiesto che l'Aula del Senato sia sospesa fino a martedì, in seguito alle mancate informative dei ministri Nordio e Piantedosi sul rimpatrio del generale libico Almasri e l'inchiesta in cui è coinvolta la premier Giorgia Meloni.
Il capogruppo del Partito democratico, Francesco Boccia ha dichiarato: "Non andremo avanti con i lavori finché il governo non chiarirà i contorni della vicenda, che non è solo giudiziaria ma essenzialmente politica e molto grave".
Intanto, Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, attacca la magistratura: "È sorprendente questo avviso, o non avviso, di garanzia perché non è vero che è automatico e che doveva esserci l'iscrizione nel registro degli indagati. È chiaramente qualcosa che è stato voluto", ha detto.
L'Associazione nazionale magistrati risponde che "mettere in relazione le critiche della magistratura associata alla riforma con quanto accaduto è semplicemente assurdo. I magistrati fanno il loro dovere quotidianamente con rigore, professionalità e imparzialità. Il fatto che ci possa essere una valutazione critica sulle iniziative di riforma costituzionale non ha alcuna attinenza con altro".
DF