Confermato, nella bozza della legge di bilancio italiano, il taglio, per il 2024, del cuneo contributivo di 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro, che sale a 7 punti per i redditi fino 25.000 euro.
Sforbiciata ai conti degli enti locali per contribuire alla spending review: le Regioni sono chiamate ad un taglio da 350 milioni l'anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l'anno mentre le province di 50 milioni.
Per favorire la natalità, la bozza della Manovra prevede anche uno sgravio contributivo al "100%" fino, comunque, a un "massimo di 3.000 euro annui", senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del "lavoro domestico".
Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Niente più Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della Manovra prevede, infatti, che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10%.
In arrivo anche l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40mila euro.
Nuova "Quota 104" penalizzata per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi; confermata "Opzione donna" anche nel 2024 ma a 61 anni; Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione. Riproposto un bonus sociale per le bollette elettriche. Incrementati i fondi alla Sanità.
Salgono, infine, le accise su sigarette e tabacchi, che dal 2024 costeranno circa 10 centesimi in più.
Davide Fifaco