In Lombardia inizieranno il 21 aprile i test sierologici che fanno parte del piano per una “nuova normalità” indicato in una nota. Dal 4 maggio la regione chiederà al governo di dare il via libera alle attività produttive, all'insegna della prevenzione e della programmazione, nel rispetto delle “Quattro D”: distanza (un metro di sicurezza tra le persone), dispositivi (obbligo di mascherina per tutti), digitalizzazione (obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere) e diagnosi (appunto i test sierologici). Il viceministro al Mise e deputato del Movimento 5 stelle, Stefano Buffagni, ha commentato la richiesta definendola sorprendente, visto che finora la regione ha sostenuto una linea rigorosa e fortemente restrittiva. I Prefetti, inoltre, potranno chiedere la collaborazione delle aziende sanitarie ed avvalersi degli Ispettori del lavoro per controllare l'osservanza delle precauzioni. Tra le altre possibilità anche gli orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie ed aziende, con la contestuale riorganizzazione dei trasporti pubblici; ingressi ed uscite scaglionati permetterebbero di alleggerire la pressione sugli stessi trasporti.
Intanto è ancora tensione sul Mes nella maggioranza, con uno scontro tra Partito democratico e Movimento 5 stelle, un dibattito che rischia di dividere l'intero paese in tifoserie contrapposte. Lo stesso Giuseppe Conte ha cercato di fermare le fibrillazioni, che inevitabilmente si ripercuotono anche sui mercati. Il premier ha affermato che non ha senso discutere ora, ma piuttosto alla fine della trattativa con l'Unione europea, in modo da valutare se la linea di credito pone condizioni e quali, solo allora si potrà discutere se il regolamento è conforme all'interesse nazionale italiano, con una discussione pubblica e trasparente, dinanzi al Parlamento, a cui spetterà l'ultima parola. Al premier hanno poi risposto i capi-delegazione di Pd e 5 stelle, concordando sul fatto che le parole di Conte sono ragionevoli e condivisibili e la maggioranza ora dovrà adottare una linea compatta per riuscire nella difficile trattativa in Europa.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO