La situazione alle frontiere tra l'Italia ed i Paesi confinanti dovrebbe sbloccarsi il prossimo 3 giugno; anche se il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha affermato negli scorsi giorni che le frontiere dovrebbero riaprirsi dal 15 giugno, creando confusione tra gli italiani che risiedono al di fuori dei confini nazionali.
Per ora, però, nonostante le parole del ministro alle rappresentanze diplomatiche non è giunto ancora nulla che contraddica il decreto vigente, che fissava al 3 giugno la data nella quale “saranno liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per” una serie di Stati, tra i quali anche la Slovenia e la Croazia.
Da questa data le persone che entrano o rientrano in Italia
“non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia”.
Queste regole dovrebbero valere anche per i cittadini stranieri provenienti da Paesi UE, Paesi Schengen, Gran Bretagna ed altri piccoli Paesi Europei.
Tali spostamenti potranno essere limitati soltanto nel caso lo richieda la situazione epidemiologica, ma “solo con provvedimenti statali, in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali”.
Barbara Costamagna