Foto: MMC RTV SLO/Comune di Trieste
Foto: MMC RTV SLO/Comune di Trieste

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, parlando dello sciopero nazionale dei trasporti in Italia che ha raccolto grande adesione, ha affermato di trovare assolutamente scorretto lo sciopero senza fasce di garanzia ed ha aggiunto: "Mi spiace che chi dice di rappresentare lavoratori e lavoratrici stia danneggiando milioni di lavoratori e lavoratrici, perché il diritto allo sciopero nessuno lo mette in discussione, però non puoi bloccare l'Italia".

Il ministro dei Trasporti prosegue: "È giusto rivendicare più salari e più sicurezza, è un tema su cui sto lavorando personalmente, però fare scioperi selvaggi lasciando a piedi milioni di italiani non solo non risolve i problemi, ma ne crea altri".

Salvini conclude con le parole: "Quando un leader sindacale come il signor Landini invita la rivolta sociale e si proclamano scioperi settoriali o generali ogni quarto d'ora per fermare il Paese, vuol dire che qualcuno fa politica, non fa sindacato. Anche perché fare uno sciopero generale contro l'aumento di stipendio per milioni di lavoratori e lavoratrici è qualcosa che succede solo in Italia".

A stretto giro è arrivata la replica dei sindacati. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dichiara: "A Salvini, che ha definito questi lavoratori, e queste lavoratrici ridicoli, chiederemo di spiegare che cosa ha fatto per aumentare i contratti, perché noi oggi sappiamo di recare un danno all'utenza e, ce ne scusiamo, ma stiamo combattendo anche per loro, per avere mezzi migliori, per avere sistemi di sicurezza in grado di garantire i lavoratori e l'utenza e per il rinnovo del contratto".

Soddisfatto dei dati dell'adesione allo sciopero il segretario della CGIL, Maurizio Landini, che spiega: "Abbiamo dati ottimi, adesioni oltre il 90% allo sciopero. Credo che sia una notizia molto importante: è evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse". "Le risorse stanziate dentro la legge di bilancio - ha aggiunto il leader della Cgil - sono totalmente insufficienti per rinnovare il contratto. Sono anni che stanno tagliando in questo settore e allo stesso tempo c'è un atteggiamento delle imprese che non è accettabile, perché non stanno facendo quello che deve essere fatto".

Davide Fifaco