Brutte notizie per l'Italia e il suo Governo. La Commissione europea ha definitivamente rigettato il documento programmatico di bilancio per il 2019. Lo si apprende al termine della riunione del collegio dei commissari. L'esecutivo comunitario ha anche adottato il rapporto sul debito, aprendo così la strada a una procedura per deficit eccessivo nelle prossime settimane.
Come se non bastasse continuano i momenti di tensione tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Dopo la bocciatura di ieri dell'emendamento pentastellato sul peculato oggi si studiano le contromisure; scartata l'ipotesi sul voto di fiducia. Salvini ha bollato il voto come 'sbagliato', mentre Luigi Di Maio ha convocato l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s.
Il Movimento 5 Stelle ora intende andare avanti con l'esame in aula del decreto di legge sull'anticorruzione, seguendo la procedura parlamentare del "voto per voto", questo quanto emerso dalla riunione dei gruppi dei 5S con Di Maio.
Il capogruppo pentastellato Francesco D'Uva ha spiegato che non c'è ancora un accordo di maggioranza, per cui "alla ripresa dell'Aula ci sarà un voto procedurale" ed ha preannunciato che verrà chiesto lo slittamento.
Di Maio, nell'assemblea congiunta del M5S, ha definito questa norma "il peggio, perché salva i politici che rubano i soldi" ed ha poi aggiunto "vogliono macchiare il ddl sulla corruzione, ma noi non lo permetteremo".
Il voto di ieri - ha detto ancora Di Maio - sul peculato "è stato fatto per affossare il ddl anticorruzione. È evidente a tutti che noi non siamo stati perché noi quando abbiamo qualcosa da dire contro lo diciamo pubblicamente e non ci nascondiamo con il voto segreto". "Per me - ha aggiunto - la più grande riparazione è l'approvazione in tempi più brevi. La riparazione è vedere a febbraio che i partiti devono rendicontare tutto".
Il capogruppo dei 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, ha invece dichiarato: "io tendo ad ascoltare le parole di Salvini che dice che è un incidente. Quello che è successo ieri è molto grave. La norma dell'anticorruzione deve uscire così come l'avevamo concordata con la Lega".
Del resto ieri, dopo il Consiglio dei ministri, lo stesso Matteo Salvini aveva detto: "L'unico risultato di questa votazione bislacca sarà l'accelerazione dell'approvazione del ddl Anticorruzione". Ma i rapporti tra gli alleati restano tesi. I franchi tiratori sono stati almeno 36. Il sospetto dei 5 Stelle è che la Lega, con lo scrutinio segreto, abbia provato a salvare alcuni suoi uomini di punta sotto processo, come Cota, Rixi e Molinari.